
La Dry Manicure o Russian Manicure, è quella tecnica molto in voga da qualche anno a questa parte che serve a preparare in maniera impeccabile il giro cuticole prima di una ricostruzione o un semipermanente, senza dover utilizzare acqua o sostanze oleose.
Viene infatti definita anche “manicure a secco”, in inglese dry manicure.
La lamina ungueale è una superficie inerte ma porosa che, se venisse trattata con liquidi o olii, finirebbe per distaccarsi dal gel o da altri prodotti che decidessimo di applicarvi sopra immediatamente dopo. A meno che non decidiamo di optare per il classico smalto tradizionale, quando sottoponiamo qualcuno ad un trattamento per le unghie, sarà bene al massimo far lavare le mani alla cliente: questa azione esporrà le unghie al getto d’acqua al massimo per una trentina di secondi, lasso di tempo che non creerà alcun tipo di problema.
Dopodiché possiamo procedere con la manicure a secco, che non solo ci consentirà di ripulire alla perfezione il giro cuticole donando un aspetto estremamente curato alle mani, ma creerà anche le condizioni favorevoli ad una tenuta ottimale dei nostri prodotti, eliminando buona parte di quei sollevamenti con cui la nostra cliente ritorna ogni mese. Inoltre ci permetterà di realizzare una stesura del colore “sottocuticola”, ritardando l’effetto della ricrescita.
Attenzione però: questa tecnica è potenzialmente rischiosa: se non si ha mai frequentato un corso è bene non provare ad eseguirla da autodidatta poiché si utilizzano specifiche punte da fresa per la rimozione delle cuticole.